Questo breve caso studio è frutto, anche, di una domanda “casuale”.
Capirai come una Diagnosi dei Rischi può rappresentare il primo gradino per una crescita personale, nella consapevolezza di sé stessi e in relazione agli obiettivi di vita e professionali.
Vedrai come un giovane professionista – addirittura un insider del mondo assicurativo – era completamente sprovvisto di polizze adeguate alla sua situazione.
E alla fine potrai notare un dettaglio prezioso, da non sottovalutare mai.
Il professionista
Gioacchino Iannelli, classe 1989, è un giovane perito assicurativo.
Dopo varie esperienze lavorative ha intrapreso questa strada professionale, che comporta l’apertura di una partita IVA, e che implica spostamenti frequenti in auto.
Contestualmente al rinnovo di una “banale” RC auto, Gioacchino ha chiesto ai professionisti di Imprenditore Corazzato da dove fosse meglio cominciare per progettare le sue protezioni.
La situazione: zero protezione e contribuzione “in rosso”
Gioacchino – sul lato della sua protezione personale, ben diversa dalla sua professione – non aveva ricevuto consulenza. Eppure si stava facendo delle domande corrette, soprattutto considerando la sua età.
Purtroppo, in Italia non è frequente pensare alle assicurazioni già da giovani, specialmente al Sud.
Questa sensibilità ha “preparato il terreno” affinché il senso della Diagnosi dei Rischi fosse colto al volo.
E così è stato.
Dai primi colloqui è emerso che:
- Nonostante gli spostamenti frequenti e la libera professione, Gioacchino non aveva alcuna protezione contro gli infortuni;
- Dal controllo contributivo è emerso che la situazione pensionistica era meno rosea di quanto credesse: il suo prospetto previdenziale era piuttosto basso, per cui questa è stata un’occasione per parlare di un fondo integrativo rispetto ai contributi INPS;
- Gioacchino non aveva notizie affidabili sulla solidità dello studio con cui aveva da poco cominciato una collaborazione, che gli abbiamo fornito ben volentieri.
E a questo punto è emerso un dettaglio molto significativo: Gioacchino voleva svincolarsi dall’avere responsabilità in ambito familiare.
Desiderava essere totalmente indipendente.
Cosa abbiamo fatto
La Diagnosi dei Rischi ha aperto gli occhi a Gioacchino, e lo strumento della Piramide della Protezione Personale gli ha fatto capire da dove cominciare:
Questo semplice diagramma è stato sufficiente.
Il professionista ha preso consapevolezza del fatto che senza protezione, nel caso in cui non avesse potuto più lavorare o la sua attività fosse stata limitata, si sarebbe trovato in una brutta situazione.
Infatti l’unico asset di Gioacchino che aveva senso proteggere, al momento, era il reddito.
Una chiacchierata “casuale” con una persona che aveva appena passato una brutta esperienza gli ha aperto definitivamente gli occhi:
Poco dopo la Diagnosi dei Rischi, Gioacchino si è trovato a cena con un amico che aveva avuto un sinistro “banale”: si era rotto il naso. L’amico era assicurato, ma il consulente si era “dimenticato” di specificare che la copertura valeva solo in ambito lavorativo, non personale.
Ovviamente la compagnia non aveva pagato, e l’amico non aveva avuto scelta: aveva iniziato una causa legale.
I rischi che ora sono coperti
Gioacchino ha deciso, con un impatto economico veramente trascurabile, di proteggersi in questo modo:
- Ha attivato una polizza invalidità, che gli consente di mantenere il suo reddito in caso invalidità in seguito a infortuni e malattie, visto che in questi casi il costo della vita tende a salire;
- Ha attivato una polizza che lo copre dal rischio di non autosufficienza, situazione slegata e ben diversa dall’invalidità, contrariamente a quanto si pensa;
- Ha attivato una polizza RC per vita privata, che lo mette al sicuro dai danni che potrebbe involontariamente provocare, e che potrebbero richiedere risarcimenti anche milionari.
Non solo protezione, ma consapevolezza e serenità
Ovviamente Gioacchino ora dispone di una protezione per quanto riguarda la vita sia personale che professionale, ma questo non è il “cuore” di questa breve storia.
Il dato più significativo, nel suo caso, è legato alla sfera della consapevolezza.
L’impatto in termini emotivi nel ricevere la Diagnosi dei Rischi è stato molto alto: il cliente si è reso conto di quanto precaria fosse la sua situazione in relazione ai suoi obiettivi di vita. Quasi come nei “momenti verità” che si vedono nei film. Ed è stata, come lui stesso dichiara, una grande occasione di crescita personale.
Tanto che Gioacchino ha dichiarato di tenere sempre sul tavolo la sua Diagnosi dei Rischi, e di parlarne spesso con i conoscenti.
Con le sue parole:
“Proprio ieri ero a cena con un amico che ha avuto un sinistro “banale”, si è rotto il naso: non essendo in ambito lavorativo l’assicurazione non ha pagato. Ora sono in causa.
Fortunatamente ho avuto l’occasione per capire qualcosa in più sulle mie protezioni individuali grazie a un “banale” rinnovo della polizza RCA.
Con Nome Cognome consulente ci siamo conosciuti in un momento in cui mi stavo guardando intorno per iniziare un percorso, visto che sono da poco un libero professionista, e non sapevo bene da dove cominciare.
Sapevo che dovevo occuparmi di eventuali miei infortuni (conto terzi?) e appena Michael mi ha parlato di Imprenditore Corazzato l’idea mi è piaciuta subito.
Mi ha fatto da subito capire come differenziare e affrontare la gestione dei rischi, ha raccolto molte molte informazioni e poi sono rimasto in attesa di ricevere la “Diagnosi”.
Quando è arrivata sono rimasto abbastanza stupefatto, tanto che la tengo sempre qui, sulla mia scrivania.
Mi ha colpito molto non è “semplice”, dietro c’è un lavoro molto complesso e strutturato: non essendo assicurato praticamente contro nulla partivo da zero, ma adesso ho gli strumenti per arrivare all’obiettivo che mi sono posto.
Mi sono trovato davanti un agente che non voleva assolutamente vendere una polizza, ma è stato in grado di farmi capire le MIE esigenze.
Onestamente la Diagnosi dei Rischi la consiglierei a TUTTI, ai dipendenti, ai liberi professionisti o magari ai proprietari di aziende che fatturano milioni.”
Cosa puoi imparare da questo Caso?
Gioacchino ha imparato molto dalla consulenza, ma ha anche toccato con mano come gli errori di una persona conosciuta gli sono costati cari.
Appena dopo aver ricevuto la Diagnosi dei Rischi ha visto un amico fregato dalla sua mancanza di consapevolezza e dalla cattiva consulenza ricevuta da altri.
Perché aspettare però che succeda un disastro?
I professionisti e imprenditori italiani sono forti solo quanto la Corazza che si sono fatti costruire.
Pensa a come proteggerti oggi, e nessun rovescio della fortuna potrà scalfirti.